Approdata infine ai miei diciassette anni, qui mi ormeggio, magmatica, brulicante suggestioni, ambizioni e sentimenti. Ho i lineamenti irrisolti da bambina, ma posso vantare un cervello che frulla tra i cinque e i cinquant’anni. Grazie alla mia formidabile genitrice, posso definirmi un ‘albero che vola’: mi libro verso l’alto grazie alla mia curiosità da furetto circospetto e alla mia spietata esigenza d’imparare, ma ho la consapevolezza delle mie radici profondissime, alle quali non potrò mai abdicare e per le quali lotterò sempre. Mi dipano agevolmente in una crasi tra un’Adalgisa gaddiana icastica e propositiva, Pollyanna-ragazza piena di spirito, Elizabeth Bennet-arguta eroina ottocentesca di Jane Austen, una granitica, dignitosa e fiera donna deleddiana (nasco sul mare ma sento profondamente mia la montagna sarda), e una Holden Caufield in gonnella un po’ più smaliziata. Le mie più grandi passioni? Letteratura e cinema impegnati, di riffa o di raffa, a costo di risultare un filo Solona. Sono Sarda, molto Sarda.
