La responsabilità delle azioni e trasformazioni per la tutela dei passaggi generazionali
Renato Soru sul palco di Officine Permanenti 2017 insieme a Dandy Massa
20 e 21 luglio al Teatro Civico di Castello, Cagliari. Inserito nell’ambito della manifestazione CagliariPaesaggio
INGRESSO GRATUITO
Nell’attraversamento di luoghi e di spazi, nella ballata mutante dei linguaggi, si attua la semantica del Passaggio, azione cardinale e primigenia dell’esistenza, ma anche espressione più autentica e figurativa della congiunzione vitale fra uomo (individuo) e ambiente (paesaggio).
Passare per territori. Passare per confini. Passare attraverso il tempo. Si edifica in questa condizione mutante di stati fisici e metafisici l’esercizio pendolare del Passaggio: lentezza che tramuta in mobilità, velocità che realizza cambiamento.
Il Passaggio diventa storicamente esodo, migrazione, viaggio, incrocio, possibilità per l’individuo di insediarsi mutevolmente in un’alterità di paesaggi umani, sociali e geografici. C’è dunque l’andare, e in quell’andare, la contaminazione, che è in sé scambio (passaggio di saperi), transizione (passaggio attraverso mondi e sistemi) eterogeneità (passaggio fra culture).
Il Passaggio è, in quest’accezione, non soltanto un movimento fisico e biologico, ma è racconto chimico, emotivo, sociologico, antropologico, economico, urbano: urbs che diventa civitas; l’uomo che si evolve in società; il tempo dell’individuo moltiplicato nel tempo della collettività; i luoghi che si animano in spazi. Passaggi che costruiscono paesaggi.
È questa l’indagine della terza edizione del Festival Officine Permanenti, una riflessione polifonica e multidisciplinare che parte da una domanda: quali passaggi costruiscono collettività, relazioni, identità, traiettorie future, e soprattutto, paesaggi?
Il Festival proporrà una riflessione su questi temi alla ricerca di altre domande e proverà ad elaborare una risposta possibile esplorando, attraverso la sovrapposizione di voci, di visioni, di linguaggi, di performance, le diverse declinazioni del tema.
#PASSAGGI DI STATO_Trasformazioni fisiche e chimiche. Esiste una relazione tra gli elementi del nostro paesaggio e il carattere del nostro popolo?
#PASSAGGI NARRATIVI_Il passaggio di qualcosa e di qualcuno lascia segni. Sul territorio, nel carattere, nell’identità.
#PASSAGGI DI SCALA_Dal villaggio alla città, dal locale al globale, dal globale al locale, dalla città al villaggio. Passaggi elettronici? Passaggi amministrativi? Passaggi culturali? Passaggi digitali? Passaggi analogici?
#PASSAGGI INTERATTIVI_Traiettorie della vita. Miliardi di incroci. Percorsi di calcolo incalcolabile che scopriamo attraverso l’esperienza del passaggio. Ineludibili. Imprevedibili. Traccianti. Interattivi.
#PASSAGGI MIGRANTI_Catene umane, storie e ragioni che si spostano nell’argine sempre più ristretto dei continenti nel tentativo, possibile, di una nuova salvezza.
#PASSAGGI INTERIORI_Passaggi tra coscienza individuale e coscienza collettiva. Come muta e quanto è vasto il confine oltre il quale la percezione di sé si fonde in una coscienza più ampia?
#RETROPASSAGGI_Rivolgere lo sguardo indietro per trovare nuovi percorsi.
Le officinepermanenti, da un’idea dell’Associazione IC, nascono per coniugare linguaggi e arte e lavorano per costruire un luogo aperto di sovrapposizione di idee e ideali, utilizzando contaminazioni e relazioni spesso inesplorate, per ripensare mondi possibili e cercare l’utopia concreta della connessione civile. Officinepermanenti è una rete aperta di associazioni e collettivi.
Il nome non è casuale: le officine sono il luogo dello smontaggio e del rimontaggio, della decostruzione e ricostruzione, della sperimentazione, dell’assemblaggio, della prototipazione. Si tratta di un universo multidisciplinare in cui le relazioni tra i singoli elementi sono più importanti degli elementi stessi.
Passare per territori. Passare per confini. Passare attraverso il tempo. Si edifica in questa condizione mutante di stati fisici e metafisici l’esercizio pendolare del Passaggio: lentezza che tramuta in mobilità, velocità che realizza cambiamento. Collettivi, associazioni, enti, scuole, PA … che, in forma diversa, “passano” attraverso il nostro tempo creando incroci, traiettorie, paesaggi, comunità …
AGORA’NURAGICA (@paololittarru)
CAMMINO100TORRI (@nicolamelis)
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#passagginormativi (@commissioneediliziaprivata OIC)
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showcooking @casadelgrano + @cantinefraponti
Una ricerca sui suoni della tradizione, cercando di evidenziare le radici riconoscibili e riconducibili ad una comunità in continuo mutamento. ‘‘[…] Nel mondo conoscibile, punto estremo e difficile a vedere è l’idea del bene; ma quando la si è veduta, la ragione ci porta a ritenerla per chiunque la causa di tutto ciò che è retto e bello, e nel mondo visibile essa genera la luce e il sovrano della luce, nell’intelligibile largisce essa stessa, da sovrana, verità e intelletto.’’ F. Sartori
In tutte le culture gli strumenti della tradizione sono sempre stati indissolubilmente legati a un utilizzo quotidiano; quando questa pratica viene meno, questo si trasforma in un atto lontano dall’uso spontaneo del mezzo. Le launeddas, arrivando da tempi antichi, nascono sicuramente dall’istinto primordiale e dall’esigenza dell’uomo di avvicinarsi alle naturali sonorità polifoniche. Negli ultimi secoli il loro utilizzo ha portato sulle spalle il peso del forte legame che lo avvicina alle tradizioni del sacro.
Il progetto RIZOMA, si focalizza sulla riappropriazione dei suoni nudi che da sempre ci appartengono, eliminando la patina stantia e arida della rappresentazione forzata di una realtà che non esiste e che ci è stata raccontata come verità.
In questa particolare performance le launeddas interagiscono con un ambiente che solo in apparenza è distante, ma in realtà si incontrano nel medesimo territorio di astrazione della musica elettronica; creando un nuovo paesaggio dato dalla richiesta ancestrale di esplorazione e scoperta del mondo estraneo. La performance, non limitandosi alla visione distorta data dal riflesso riconosciuto da tutti, proietta lo spettatore in altri punti di osservazione.
Il Paesaggio è non soltanto movimento fisico e biologico. E’ racconto chimico, emotivo, sociologico, antropologico, economico, urbano: urbs che diventa civitas; l’uomo che si evolve in società; il tempo dell’individuo moltiplicato nel tempo della collettività; i luoghi che si animano in spazi. Passaggi che costruiscono paesaggi. Quali passaggi costruiscono collettività, relazioni, identità, traiettorie future, paesaggi?
#passaggiinteriori @chiaraeffe
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#passagginarrativi @alessandrapatti – @angelicagrivel
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LECTIO, QUAESTIO, DISPUTATIO. Dal metodo dialettico della Scolastica, che segna l’inizio dell’indagare per questioni con una ricerca intellettuale che pone domande e le risolve. Tre lectio sotto tre alberi dell’orto botanico disponibile ad un numero di “allievi” ridotto (su prenotazione) che possa realizzare l’empatia tra “docente” e “allievo”.
CONCEPTUAL ENGINEERING: CREATIVITÀ DIGITALE | @giovannicardinale
Cava Romana – Ficus Macrophylla
Innovazione tecnologica e sviluppo del digitale sono, creatività e rappresentazione virtuale, forma e struttura, linguaggio dell’estetica e della sicurezza : contrari o complementari? In una società del rischio, deterministica nelle radici, dominata dalla comunicazione che vuole stupire, l’ingegneria rilegge la lezione del passato, quella del presente (Falzur Kahn, Stephen Polony, Cecil Balmond) e soprattutto rilegge se’ stessa.
Per partecipare scrivere a: prenotazioni@officinepermanenti.org
Specificare il proprio nome, cognome e l’evento a cui si è interessati.
INCERTEZZA, SEMPLICITA’, DETERMINISMO | @massimomariani
Vasca Finale – Phytolacca Dioica
“Dalle incertezze del sapere semplice sulla natura cruenta, alle incertezze deterministiche complesse per la comprensione dei suoi fenomeni”. Sovente cercare di decodificare la natura attraverso modellazioni fisico-matematiche complesse e “certe” non approda ai risultati attesi, soprattutto perché questi processi analitici allontanano dal “dubbio”, sempre sinonimo di evoluzione scientifica.
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RADICI DI SARDEGNA | @silviococco
Vasca Centrale – Ceratonia Siliqua
Il vento, il sole, il granito, il sale, gli elementi naturali che diventano DNA, carattere. Un percorso di impresa, di vita che parte dalla Sardegna e ritorna alla Sardegna.
Per partecipare scrivere a: prenotazioni@officinepermanenti.org
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Criticità, buone pratiche e condivisione di esperienze, per una riforma delle competenze, dell’organizzazione e della responsabilità civile che passi necessariamente attraverso gli strumenti della condivisione e dell’innovazione.
Obiettivi del corso
La pianificazione della città a partire dalla riqualificazione delle periferie, in una nuova chiave di lettura, non più analitica ma sociologica e multidisciplinare, capace di affiancare altre professionalità al lavoro tecnico
Argomenti trattati
Il dialogo interdisciplinare linguaggi della periferia Morfologia e interazione nei paesaggi periferici Racconti di periferie Narrazioni e osservazioni delle periferie romane.
I #passaggi sono incroci, possibilità per l’individuo di insediarsi mutevolmente in un’alterità di paesaggi umani, sociali e geografici. C’è dunque l’andare, e in quell’andare, la contaminazione, che è in sé scambio (passaggio di saperi), transizione (passaggio attraverso mondi e sistemi) eterogeneità (passaggio fra culture).
LA CASA DEL POETA (@giorgiacadeddu @barbaracadeddu)
LA TERRA DELLA MEMORIA (@manuelameloni)
CONFINE ORTO CITTA’ (@giannibacchetta)
MAZZAMURRU (@michelecasanova @riccardocao @paolariviezzo @davidevolponi)
CERCHICONCENTRICI (@stefanoferrari @angelologgia @massimilianomanis)
PARATISSIMA (@federicavargiu)
performance “Generatrici di paesaggio” (@lavocedellepiante)
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Una ricerca sui suoni della tradizione, cercando di evidenziare le radici riconoscibili e riconducibili ad una comunità in continuo mutamento. ‘‘[…] Nel mondo conoscibile, punto estremo e difficile a vedere è l’idea del bene; ma quando la si è veduta, la ragione ci porta a ritenerla per chiunque la causa di tutto ciò che è retto e bello, e nel mondo visibile essa genera la luce e il sovrano della luce, nell’intelligibile largisce essa stessa, da sovrana, verità e intelletto.’’ F. Sartori
In tutte le culture gli strumenti della tradizione sono sempre stati indissolubilmente legati a un utilizzo quotidiano; quando questa pratica viene meno, questo si trasforma in un atto lontano dall’uso spontaneo del mezzo. Le launeddas, arrivando da tempi antichi, nascono sicuramente dall’istinto primordiale e dall’esigenza dell’uomo di avvicinarsi alle naturali sonorità polifoniche. Negli ultimi secoli il loro utilizzo ha portato sulle spalle il peso del forte legame che lo avvicina alle tradizioni del sacro.
Il progetto RIZOMA, si focalizza sulla riappropriazione dei suoni nudi che da sempre ci appartengono, eliminando la patina stantia e arida della rappresentazione forzata di una realtà che non esiste e che ci è stata raccontata come verità.
In questa particolare performance le launeddas interagiscono con un ambiente che solo in apparenza è distante, ma in realtà si incontrano nel medesimo territorio di astrazione della musica elettronica; creando un nuovo paesaggio dato dalla richiesta ancestrale di esplorazione e scoperta del mondo estraneo. La performance, non limitandosi alla visione distorta data dal riflesso riconosciuto da tutti, proietta lo spettatore in altri punti di osservazione.
I Passaggi di stato. Trasformazioni, cambiamenti reversibili e irreversibili. Fisica e chimica tra uomo e ambiente, tra uomo e collettività, tra collettività e natura.
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#passaggidistato @massimozedda @nicolapirina
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Renato Soru sul palco di Officine Permanenti 2017 insieme a Dandy Massa
Bachisio Bandinu e Tore Cubeddu intervengono nel corso di Officine Permanenti 2017
Aristan sul palco di Officine Permanenti 2017
Alessandra Patti interviene Officine Permanenti 2017
Le spedizioni in Antartide come punto di osservazione estremo e metafora del mondo contemporaneo nelle sue complessità ed incertezze in continuo cambiamento. Chiara Montanari e Nicola Pirina a Officine Permanenti 2017
Giancarlo Casula e Gianfranco Fancello raccontano Desula nel corso di Officine Permanenti 2017
L’intervento di Gaetano Nastasi nel corso dell’edizione 2017 di Officine Permanenti
L’intervento di Paolo Frau, Assessore alla Cultura e Verde pubblico del Comune di Cagliari, nel corso di Officine Permanenti 2017
Dandy Massa introduce l’edizione 2017 di Officine Permanenti
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