Officine Permanenti 2021

C’è un limite al limite? E se sì, quali sono gli invisibili confini che delineano questa duplice dimensione? In che modo possiamo concepire il senso del limite in una società, come quella odierna, dove ogni passo e ogni scelta sembrano valicare il perimetro del possibile? Forse è difficile stabilire un’esatta distinzione semantica fra queste due entità esistenziali, e forse neppure esiste una separazione certa fra ciò è limite e ciò che supera il limite, quello che conta però è saper riconoscere il modo in cui queste due dimensioni coesistono.

Pitagora, come Anassimandro, considerano il mondo come teatro dell’eterna lotta fra contrari, una dualità riducibile all’irrisolta contrapposizione fra limitato ed illimitato, nel senso che il limite delimita l’illimitato, ed insieme generano l’armonia. Ma può valere ancora quest’idea?

In un mondo che nel corso degli ultimi mille anni ha geograficamente rovesciato il concetto dello spazio finito e definito – dapprima attraverso l’età delle scoperte continentali, poi attraverso la più recente globalizzazione – quello che in origine era limite è diventato illimitato, ovvero, una metamorfosi che ha determinato un conseguente spostamento dei confini, e talvolta anche una radicale polverizzazione degli stessi.

Se prima eravamo locale oggi dunque siamo globale.

Se prima eravamo analogici oggi siamo digitali.

Se prima eravamo presenza oggi siamo remoto.

Una alterazione di stati che ha mutato e rimescolato linguaggi, valori, relazioni, identità fisiche e mentali, superando quel senso divisorio fra dentro e fuori.

In questo scenario, quindi, appaiono svuotati di significato il concetto e la funzione di confine, ancor più se riferiti alla dialettica tra finito ed infinito, tra reale e virtuale, tra immanenza e trascendenza. Dunque, se la condizione umana è da sempre inscritta in un contesto di contingenza e di organizzazione dell’esistenza (sociale, normativa, istituzionale, economica), il problema è che ogni limite ed ogni norma sono oggi arbitrari, e le frontiere non sono che ancore ideali ormai incerte, quelle geo-politiche, quelle scientifiche e quelle cognitive.

Potremmo dire che oggi il limite è diventato illimitato. E ciò che prima non potevamo essere, oggi, invece, lo siamo. Un’ambivalenza di alterità che ci mette nelle condizioni di transitare continuamente fra molteplici dimensioni esistenziali.

Di certo, in tutti campi della vita umana, il senso e la concepibilità del limite derivano da una normazione, esplicita o tacita, diretta o indiretta: una normazione che dall’Illuminismo in poi è stata avversata denunciando tutti i limiti che il diritto, la politica e la tradizione avevano imposto alla società europea fino a quel momento, e rivendicando all’opposto l’applicazione illimitata del progresso scientifico e dell’innovazione biotecnologica.

Più apertamente, un superamento illimitato dei confini spaziali e temporali attraverso la tecnologia, lo sviluppo dei mercati, la libera circolazione delle merci, la crescita economica. Ecco, è in questo incrocio di istanze emancipatorie che il concetto del limite viene messo totalmente in discussione fino alle più recenti dilatazioni prodotte dalla scienza, capaci di trasformare l’uomo in non-uomo, l’organico in inorganico, il reale in virtuale.

Queste le trame dell’analisi su cui verterà la settima edizione consecutiva del Festival Officine Permanenti. Una riflessione a più voci che esplorerà in termini multidisciplinari il tema del IL-LIMITATO. Scrittori, musicisti, filosofi, esperti di comunicazione, pensatori, tutti insieme in un calendario di appuntamenti che si articolerà nell’arco del mese di luglio negli spazi dell’EXMÀ e nelle frequenze di Radio X, per capire da diversi punti di vista il senso del limite in un mondo che vive e si muove ormai senza limite.

 

#hashtag2021

luogo/non luogo
analogico/digitale
storicità/atemporalità
coscienza/incoscienza
analogico/digitale
norma/libertà
memora/obblio
isola/confine
esclusione/inclusione
presenza/remoto
conservazione/progresso
sicurezza/rischio
realtà/virtuale
locale/globale
uniformità/alterità
esatto/contrario
dentro/fuori

#isegnidelconsenso

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I partner dell’edizione 2021

Ordine Ingegneri Cagliari
Associazione ICS

In questa edizione

Dandy Massa

Dandy Massa

VPresidente Vicario Consiglio Nazionale Ingegneri. Per tutti, Dandy. Marito di Ale e papà di Giulia e Sofia. Ingegnere, architetto, progettista, centrocampista. Dopo la laurea in ingegneria si laurea in architettura con Luigi Snozzi. Fondatore di 2+1 Officina Architettura, studio di sperimentazione progettuale rivolto alla ricerca, all’avanguardia, alle sovrapposizioni culturali. Con 2+1 OA è vincitore di numerosi concorsi internazionali e presente nel dibattito contemporaneo sulle sovrapposizioni disciplinari, sulle contaminazioni tra ingegneria, architettura, grafica, paesaggio, arti e nuove tecnologie. Presidente di Officine18 società di ingegneria e architettura. Consigliere di amministrazione di UNI (Ente Italiano di Normazione). deatore del format scintille. Direttore artistico di Officine Permanenti. Tra gli altri impegni è oggi direttore editoriale delle testate L’Ingegnere Italiano (ISSN 00200913) e Il Giornale dell’Ingegnere. Componente dell’ European Monitoring Committee (EMC) di FEANI (European Federation of National Engineering Associations). Dal 2017 siede nel consiglio direttivo di UNI ed è vicepresidente del Quacing (Agenzia Nazionale per la certificazione dei corsi universitari di studio in ingegneria).

Luca Cocco

Luca Cocco

Nato a Cagliari nel 1967, come aveva sempre desiderato. Ingegnere e dirigente pubblico della Regione Autonoma della Sardegna, si occupa di ambiente e sostenibilità a tempo pieno, di svago a tempo perso, di amici a tempo guadagnato, di torti a tempo debito. Ha un passato da libraio, ricercatore, insegnante, ufficiale dell’aeronautica e del Corpo Forestale e altre simili piccolezze. Di altre vite non si sa. È convinto che la poesia non sia solo la capacità di scrivere o di pensare una cosa straordinaria ma anche la capacità di recepirla e di renderla parte della vita.

Alice Capitanio

Ha lavorato come attrice in circa 30 spettacoli teatrali in Italia, in Francia, Polonia e Portogallo. Ha curato la regia di oltre 20 opere prodotte dal Teatro stabile Akroama di Cagliari e dal 2005 a oggi con Compagnia B ha curato la direzione artistica di numerose rassegne, seminari, convegni, residenze teatrali. E’ direttrice artistica del LEI Festival dal 2004.

Enrico Bertolino

Nato a Milano nel 1960, la sua carriera artistica comincia  nel 1996, nel 1997 debutta sul grande schermo. Dal 1998 calca il palcoscenico con vari spettacoli e nel 1999 vince il Premio Satira Politica di Forte dei Marmi. Dal 1999 è su Italia 1 con vari programmi e dal 2001 continua la carriera televisiva e prosegue parallelamente anche quella teatrale.
Pubblica vari volumi e all’intensa attività artistica Enrico Bertolino affianca da sempre un’attività professionale nella quale si occupa della formazione sulla comunicazione e della spettacolarizzazione di eventi formativi e conventions aziendali.

Luciano Burderi

Dottore di Ricerca in Fisica e Professore Associato del Dipartimento di Fisica dell’Universita’ di Cagliari. Svolge la sua attività di ricerca nell’ ambito dell’ Astrofisica delle Alte Energie. Ha conseguito la laurea e il dottorato in Fisica presso l’ Università di Palermo. Dal 1994 ha usufruito di diverse borse di studio e contratti post-doc presso l’ Agenzia Spaziale Italiana, l’ Astronomy Group dell’ Università di Leicester. Ha lavorato come Ricercatore Astronomo presso l’ Osservatorio Astronomico di Roma. Dal 2005 è Professore Associato presso il Dipartimento di Fisica dell’ Università di Cagliari, dove attualmente lavora. L’ attività di ricerca si basa su un approccio sia teorico che osservativo, soprattutto attraverso l’ analisi di dati da satelliti per l’ astronomia X.

Matteo Porru

nato a Roma nel febbraio del 2001. Con La Zattera ha pubblicato The mission (2017), Quando sarai grande (2018) e Madre ombra (2019), dopo svariati racconti pubblicati in formato digitale. Collabora con testate giornalistiche online e cartacee. Sono diverse le interviste e partecipazioni televisive che lo vedono coinvolto, fra queste con Licia Colò su TV2000 e Maurizio Costanzo su Rai 1. È menzione speciale al premio Costa Smeralda e al Premio Vermentino e vincitore, con il racconto Talismani, della ventiquattresima edizione del premio Campiello Giovani. Di di Repubblica lo inserisce fra i 25 under 25 più promettenti al mondo. È il fondatore e il direttore artistico del festival Torre delle storie.  Studia al liceo classico e vive a Cagliari.

Gianluca Medas

Figlio di Mario Medas e con lui fondatore della compagnia “Figli d’arte Medas”, la più antica famiglia d’arte sarda, Gianluca Medas, dal 1985, tiene in vita, anche innovando in temi e in mezzi. Tra le manifestazioni da lui organizzate, il progetto Paddori, la rassegna Famiglie d’Arte, con l’intento di valorizzare la tradizione popolare, e il Festival della Storia. Dal 1989 si dedica ai Contos, narrazioni su canovaccio, con più di un migliaio di repliche. In particolare, dal 1999, ogni anno, nel cortile del Comune di Cagliari, durante la festa di Sant’Efisio mette in scena la narrazione Su Contu de Sant’Efis. Realizza spettacoli tratti dalle opere dello scrittore villacidrese Giuseppe Dessì. Nel 1999 ha curato un intervento artistico-letterario alla premiazione del “Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo”. Diverse le collaborazioni e i progetti nel mondo della televisione, del cinema e dell’editoria.

César Brie

Inizia a fare teatro a diciassette anni. Nel 1972 diventa la Comuna Baires, di cui Brie è membro recitando in più produzioni dirette da Renzo Casali e Liliana Duca. Nel 73 la Comuna Baires è invitata al Festival mondiale di teatro di Nancy, diretto da Jack Lang. Dopo il Festival la Comuna viaggia e fa spettacoli in Francia, Germania e Italia. Tornano in Argentina il 24 dicembre 1973. Il gruppo è costretto ad autoesiliarsi a Milano nel 1974 a causa delle persecuzioni operate dalla Tripla A, gruppo paramilitare agli ordini di José López Rega, il segretario personale di Perón. Un membro della Comuna Baires, Horacio Czertok, venne sequestrato e torturato. Nel 1975 lascia definitivamente la Comuna Baires e insieme a Paolo Nalli, Dolly Albertin e Danio Manfredini fonda il Collettivo teatrale Túpac Amaru presso il centro sociale Isola di Milano. Nel 1980 incontra Iben Nagel Rasmussen, si trasferisce in Danimarca e partecipa alla fondazione del gruppo Farfa insieme a Pepe Robledo, Maria Consagra, Daniela Piccari e Dolly Albertin, definendo la possibilità di un confronto diretto con l’Odin Teatret ed Eugenio Barba. Nel 1990, si separa da Iben, e lascia l’Odin, con l’idea di concludere l’esperienza europea per un nuovo progetto in America Latina. Nell’agosto del 1991, insieme a Naira González e a Giampaolo Nalli, fonda in Bolivia il Teatro de Los Andes. Insieme alla comunità Yotala, in un piccolo paese vicino a Sucre, crea una struttura che produce spettacoli di ricerca. Il gruppo lavora su una ricerca della memoria andina, ricollegandosi ai miti del luogo. Nel 2010 César Brie lascia il Teatro de los Andes e la Bolivia per diverse cause, tra le quali le minacce di morte ricevute dopo aver diffuso il suo documentario “Tahuamanu” nel quale svela cosa è realmente accaduto l’11 settembre 2008 in Bolivia, data in cui i campesinos, che difendevano il diritto alla terra, sono stati massacrati e uccisi da squadristi legati all’opposizione fascista. César Brie ha lavorato in Italia dal 2010 al 2016 e dal 2016 lavora tra l’Italia e soprattutto l’Argentina.

Laura Vittoria Cherchi

Curatrice indipendente e insegnante di storia dell’arte.
Ha realizzato progetti curatoriali in spazi pubblici e privati tra cui La Fabbrica del Vapore a Milano, Fotografia Europea a Reggio Emilia, il centro culturale EXMÀ e la Cittadella dei Musei a Cagliari. Nel 2014 è tra i 10 giovani curatori di CAMPO, il programma di studi e pratiche curatoriali della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Dal 2020, insieme a Francesco Puggioni e Maria Chiara Sotgiu, porta avanti il progetto STAC! Studiografia: Traiettorie Aperte sul Contemporaneo, un contenitore di riflessione sull’arte contemporanea a partire dagli studi d’artista.

Francesco Medda “Arrogalla”

Compositore elettronico e live performer nato a Quartu Sant’Elena nel 1981. Dal 2003 porta avanti Arrogalla, progetto dub che trae ispirazione dalle tradizioni della Sardegna e dai suoi ambienti e paesaggi. Oltre al dub prosegue parallelamente un percorso di ricerca sonora, legato ai paesaggi sonori e alla musica contemporanea. Ha suonato in tutta Europa e ha pubblicato materiali sonori per etichette nazionali e internazionali. È co-fondatore dei progetti Malasorti, Baska e Bentesoi. Ha suonato con la Galata Electroacoustic Orchestra, orchestra mediterranea elettroacustica, con la quale ha partecipato alla Biennale di Venezia. Ha suonato anche con #KOI, performance di danza contemporanea site specific della regista e performer Chiara Murru (Spazio-T). Collabora con l’associazione Cherimus e ha partecipato al programma europeo Tandem con il progetto So_Close tra Sardegna e Tunisia. Collabora con il mondo del teatro, della fotografia e dell’arte contemporanea. Nel 2016 al Suns Ladinia – Festival della Canzone in Lingua Minoritaria 2016 a Moena (TN) la giuria assegna una menzione al brano Is per il suono potente e alternativo, che fonde le espressioni tradizionali in una produzione di avanguardia europea.

Igor Staglianò

Giornalista – Da inviato speciale della Rai, ha lavorato per la redazione Speciali del Tg1 (Tv7 e Speciale Tg1) dal 2014 al 2020, per la trasmissione “Ambiente Italia” e il telegiornale scientifico “Leonardo” dal 1993 al 2016. Cura gli approfondimenti sui temi dei beni culturali, dello sviluppo sostenibile e della tutela del territorio, realizzando oltre mille inchieste e reportage per tutte le testate giornalistiche del servizio pubblico. Ha firmato nove documentari trasmessi su Rai 1, l’ultimo “La spirale del clima” sulla crisi climatica e la pandemia. Ha collaborato, fra l’altro, con le pagine di scienza e ambiente di “Panorama” diretto da Claudio Rinaldi. Per la casa editrice Rosenberg & Sellier ha curato, con Guglielmo Ragozzino, “Il conto del tempo”, una riflessione a più voci sulla rivoluzione informatica alla Fiat e alla Olivetti negli anni Settanta del Novecento. Ha pubblicato saggi sulle innovazioni tecnologiche nei processi produttivi e sulla democrazia nell’era atomica.

Massimo Mariani

Massimo Mariani

Nasce a Roma il 31/05/1948 ed è residente a Perugia; è coniugato e ha tre figli. È Ingegnere Civile Edile, con laurea conseguita presso la Facoltà di Ingegneria di Roma nel 1978. È anche Architetto, laureatosi presso l’Università Politecnica delle Marche di Ancona. È libero professionista affermato nel Consolidamento dei dissesti idrogeologici e nel Consolidamento e Restauro di edifici monumentali. È docente di “Geotecnica e Geologia Applicata alle Opere di Ingegneria” del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche dell’Università di Perugia. È professore nel Master Universitario di Secondo Livello “Miglioramento sismico, restauro e consolidamento del costruito storico” della Facoltà di Ingegneria di Perugia. Insegna nei seminari e nei corsi di aggiornamento professionale in tutta Italia per il Centro Studi “Sisto Mastrodicasa”. È autore di importanti trattati di carattere specialistico-dottrinale, individuali o con Altri Autori, e di articoli su riviste nazionali e internazionali. È Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia dal 1993 e Presidente dal 1996. È stato Presidente del C.U.P. Umbria nel 1998. È stato componente della Commissione Geotecnica del C.N.I. dal 1993 al 1995.
È nella Redazione della Rivista l'”Ingegnere Umbro” dal 1993 e componente del Consiglio Direttivo dell’ASS.I.R.C.CO – Associazione Italiana Recupero e Consolidamento Costruzioni, fondata da Carlo Cestelli Guidi. È stato membro del Comitato nazionale dei Professionisti EUCENTRE – Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica di Pavia. Nel 2004 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.

È Accademico di Merito e d’Onore dell’Accademia delle Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, della quale è stato componente del Consiglio Direttivo dal 2000 al 2005.

guarracino alessandro

Alessandro Guarracino

Cagliaritano classe 1972, ha conseguito la laurea in Ingegneria Civile-Edile nel 2001 nella facoltàdi Cagliari. Svolge con passione e continuo aggiornamento la libera professione, si è dedicato ai temi del recupero e della riqualificazione urbana, progettazione di edilizia scolastica, residenziale e infrastrutturale nonché  pianificazione urbanistica, sempre con particolare attenzione alla sostenibilità energetica e ambientale.
Pratica il tennis a livello dilettantistico ma la sua vera passione è il mare e la vela.
Sposato con Sabina e papà di Viola e Jacopo.
Contaminato da sua moglie per la passione per l’arte.
Parallelamente alla sua professione ha ricoperto fino al 2011 l’incarico istituzionale di vicepresidente della Municipalità di Pirri e di presidente della Commissione Urbanistica.
Attualmente ricopre l’incarico di Assessore all’Innovazione Tecnologica, Ambiente e Politiche del Mare del Comune di Cagliari.

Maria Sias

Ingegnere civile, dal 1973 al 2008 è stata ricercatrice nelle discipline di architettura e urbanistica presso l’Università di Cagliari, incaricata di recupero e riqualificazione ambientale urbana e territoriale. Autrice di varie pubblicazioni tra cui “Riqualificazione ambientale delle zone interne della Sardegna” e “Ali per Cagliari”. E’ presidente dell’Associazione ICS Ingegneri Cultura e Sport, svolgendo attività di punta rispetto a temi di riqualifica e sensibilizzazione dell’ambiente attraverso attività culturali e sportive.

Giuseppina Vacca

Giuseppina Vacca

Ingegnera e docente universitaria nelle discipline della Topografia e Cartografia, lavoro da cui trae la passione di viaggiare nel mondo per scoprire luoghi e culture nuove. La curiosità l’ha sempre accompagnata nella sua vita e ne ha caratterizzato anche il suo lavoro nel campo della ricerca scientifica in geomatica. Quando non studia per il suo lavoro, legge romanzi e si perde nelle storie che gli scrittori ci hanno regalato e viaggia attraverso la vita dei loro personaggi. A tempo perso si diletta nell’arte della fotografia e della recitazione, forme artistiche che ha portato all’interno della Scuola di Formazione dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, di cui ricopre il ruolo di Presidente dal 2018, perché, anche le competenze trasversali, ti rendono un ingegnere migliore.

Massimo Moi

Classe 1977, giornalista pubblicista, iscritto all’Albo Regionale dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Dal 2003 al 2009, è stato collaboratore, redattore e direttore per testate giornalistiche regionali. Si specializza contestualmente come copywriter e addetto stampa per enti pubblici, enti privati e terzo settore. È esperto qualificato in management dello spettacolo, comunicazione integrata e, nel corso degli anni, è stato responsabile di progetti in ambito teatrale (dal 2014 segue il progetto Teatridimare) e di cooperazione internazionale. Dal 2013 opera tra Cagliari e Milano come copywriter, sceneggiatore video e direttore creativo della società di comunicazione Relive Communication.

Alessandra Patti

Formatrice di docenti e per conto di istituzioni pubbliche e private, consulente per lo sviluppo aziendale e definizione delle posizioni lavorative. 16 anni di insegnamento in tutti i gradi scolastici. Dal 2007 svolge la professione di dirigente scolastico presso l’Istituto Comprensivo di Sestu (Cagliari). Coordina progetti di innovazione scolastica e ne cura lo sviluppo e la supervisione.Partecipa a seminari, convegni, conferenze e workshop in qualità di relatrice. Co-partecipa all’organizzazione di eventi e iniziative con istituzioni pubbliche e private. Cura il blog dal titolo #smileschool e scrive articoli in diverse riviste su scuola e istruzione.

Antonio Vigilante

Dottorato in Dinamiche formative e educazione alla politica, si occupa di pedagogia, teoria della nonviolenza, filosofia morale e interculturale. È membro della Comunità di Ricerca Educazione Aperta. Insegna Filosofia e Scienze Umane al Liceo “Piccolomini” di Siena. Il suo blog è Attraversamenti (www.attraversamenti.info).

Silvano Tagliagambe

Nasce nel 1945 a Legnano e vive a Milano dove studia Filosofia alla Statale come allievo di Ludovico Geymonat con cui si laurea con la lode attraverso una tesi sull’interpretazione della meccanica quantistica di Hans Reichenbach. Prosegue i suoi studi specializzandosi in Fisica quantistica all’Università degli Studi Lomonosov di Mosca sotto la direzione di Ja.P. Terleckij e poi presso l’Accademia delle Scienze dell’URSS, Istituti di Filosofia e di Fisica dal 1971 al 1974 dove si specializza in Filosofia della fisica con la supervisione di V.A. Fock e M.E. Terleckij. Sviluppa la sua attività scientifica e didattica attraverso un variegato percorso universitario che lo porta ad insegnare presso diversi atenei dal 1974 al 2008[1] e a collaborare con differenti centri di ricerca ed enti istituzionali come consulente scientifico.

Roberto Delogu

Roberto Delogu è nato il 12 agosto 1967 a Cagliari, città dove vive. Quando non è sott’acqua e non scrive romanzi svolge la professione di avvocato. Gioca a pallacanestro, fa la boxe e qualsiasi altro sport sopra o sotto il mare. Gli piace cucinare, guardare film sul divano con le figlie, tifa il Cagliari e odia tutte le altre squadre quasi quanto facebook e simili. Suona male tutti gli strumenti musicali ed è stonato come una campana. Ha un cane simpatico.

Giulia Loglio

Operatrice culturale nell’ambito teatrale, attrice, fotografa nel 2017 incontra la Sardegna e per l’amore viscerale di questa terra lascia la Lombardia per trasferirsi sull’isola e iniziare una vita completamente nuova. Diventa operatrice nell’ambito turistico promuovendo il turismo contemplativo e raccontando la Sardegna attraverso parole e immagini nel blog Olisardinia.

Carlo Crespellani

Cagliaritano metropolitano, ha vissuto anche a Milano. Ingegnere con esperienza quarantennale nell’informazione, nella formazione e nell’architettura. E’ Direttore della rivista dell’ordine di Cagliari InFORMAZIONE. Autore di diverse pubblicazioni, è anche il presidente del Centro Studi Luigi Crespellani, che a partire dall’esperienza umana, culturale ed etica di Luigi Crespellani, promuove e sviluppa diverse iniziative culturali. Supporta il Premio Luigi Crespellani indetto dalla Regione Sardegna Assessorato sull’innovazione organizzativa destinato alle amministrazioni locali e a loro partner.

Renzo Cugis

Cantante e fondatore del gruppo L’Armeria dei Briganti e parte del duo “Filastrocche’n’roll”, progetto musicale dedicato ai bambini. Conduttore e speaker di trasmissioni radiofoniche in lingua sarda su Radio RAI Sardegna, ha doppiato in lingua sarda alcune serie animate. Fa parte del collettivo “Scrittori da Palco” coordinato da Flavio Soriga. Scrive e porta in scena spettacoli teatrali.

Flavio Secchi

Classe 1977, inizia lo studio della chitarra all’età di diciassette anni. Nel 2009 consegue il diploma accademico in chitarra jazz presso il Conservatorio di Musica “G. P. Da Palestrina” di Cagliari, con una tesi su W. Montgomery. Nel 2010 frequenta il “St.Louis College of Music” di Roma e dal 2012 inizia lo studio della chitarra flamenca a Siviglia. Vanta seminari e masterclass con musicisti di calibro internazionale. Dal 2010 intraprende anche la strada del cantautorato, mettendo a frutto le sue passioni poetiche, letterarie e musicali. È del 2013 il suo primo album cantautorale “Flavio Secchi & the Hall Kitchen”, con il quale partecipa all’Ichnusa Music Contest (posizionandosi al ventesimo posto su oltre seicento iscritti). Nel 2014 si aggiudica il “Premio La Compagnia” e il “Premio Ricordando il Maestro” al Premio Donida – “Il Talent dei compositori”. Di recente entra a far parte del circuito di Sp Produzioni ed inizia la collaborazione con la band Sikitikis. Nel giugno 2015 una sua raccolta di poesie viene pubblicata nell’opera “Aurisse” per Aletti Editore e, nel settembre dello stesso anno, conquista il terzo posto al IV Premio Internazionale di Letteratura Alda Merini con la poesia “Il Perditore di Treni”. Flavio Secchi è fra gli otto vincitori di Musicultura 2016 con il brano La cosa più bella.

Raffaele Badas

Hola la Poyana è il progetto solista del chitarrista/bassista/cantante cagliaritano Raffaele Badas. Il progetto, sviluppato inizialmente attraverso l’uso di pochi ed essenziali strumenti (chitarra acustica, voce e stomp box), debutta nel 2012 improntato ad un sound indie folk influenzato da musicisti iconici come John Fahey, Nick Drake, Elliott Smith. Il suo nuovo EP, “A long cold summer”, pubblicato nell’autunno del 2020 prodotto dalla Hopetone Records/Music First, ha convinto la stampa nazionale con recensioni positive.