Officine Permanenti 2019 #disobbedienza

18 e 19 luglio 2019 al Teatro Massimo, Cagliari.

Mostra “Errare Spaziale” dal 15 al 22 luglio 2019 presso Fondazione “Giuseppe Siotto”, via dei Genovesi 114 Cagliari.

INGRESSO GRATUITO

Senza obbedienza non può esserci disobbedienza.

Che è come dire: l’atto del dissentire trova fondamento nel suo opposto.

O forse esiste grazie al suo opposto.

Può sembrare un’equazione tautologica, ma non lo è. Perché senza una filiera di regole e conformismo non può esserci alcun capovolgimento del sistema.

È, infatti, nella rottura della convenzione che nasce tutto. Una rottura che risveglia l’essenza più autentica della società democratica, svincolando gli individui dalle maglie dell’obbedire e contemplando una cultura del no come risposta di libertà alla coercizione del potere.

Il primo pensatore a tracciare il perimetro di una possibile risposta è Henry David Thoreau, che nel 1859 conia il concetto di disobbedienza civile, una bussola etica destinata ad ispirare i grandi teorici della rivoluzione senz’armi: Ghandi, Tolstoj, Martin Luther King.

Quella disegnata da Thoreau – che chiamerà a suffragio della sua opera diverse voci della storia umana (Gesù, Confucio, Wiliam Shakespeare) – è una forma di dissidenza pacifica, una rivolta non armata che si contrappone alla mera violazione di principi statali. Non, dunque, una grammatica del male, bensì un rifiuto di assenso all’imposizione di norme che ledono l’individuo, i suoi diritti e la salvaguardia della persona.

L’indagine sulla disobbedienza, però, trova la sua genesi in tempi ben più lontani rispetto agli anni di Thoreau. Ad esempio nella tragedia di Sofocle, che nel contrasto tra Antigone e Creonte tratteggia l’atavica contrapposizione fra i dettami della legge e la coscienza del singolo: un urto fra ordine giuridico e ordine morale che diventa altresì confine tra l’ammesso e il non ammesso.

La schisi è antichissima, e viene affrontata anche da Platone nell’Apologia di Socrate, dove, pur nell’ingiustizia, il vecchio filosofo sceglie di bere la cicuta (il veleno che sentenzia la sua condanna a morte) perché in quel gesto si enuclea la legge dello Stato: legge da rispettare, anche quando diventa ingiusta.

Tuttavia, è nel secolo scorso che la disobbedienza si trasforma, per necessità, in resistenza; un argine di ribellione alla follia degli Stati e ai loro totalitarismi. Si pensi ai partigiani o a chi nascondeva gli ebrei per proteggerli dall’olocausto.

E poi, in tempi più vicini, con l’esempio di Don Lorenzo Milani, che subì un processo in primo e secondo grado per la Lettera ai cappellani militari, passata alla storia come “L’obbedienza non è più una virtù”, in cui il prelato difendeva le ragioni morali degli obiettori al servizio militare contro le accuse di viltà da parte della Chiesa e dello Stato.

E ancora, per tornare ai giorni nostri, il caso della comunità di Riace o Carola Rackete.

La storia è costellata di questi passaggi: dalla politica alla religione, dalla scienza all’arte, dalla musica allo sport. In ognuno di questi anelli la logica della disobbedienza sovverte il paradigma della sottomissione trasformando concetti come conformismo, subordinazione, deresponsabilizzazione, consenso, in punti di frizione solcati dai loro contrari: ribellione, resistenza, trasgressione, conflitto, responsabilità, indelegabilità dell’azione soggettiva.

Disobbedire significa allora dar forma alla propria libertà, assumersi un rischio, rinunciare allo status quo. Ma soprattutto far crollare il potere sottraendogli obbedienza. Detto altrimenti: significa correre nel verso opposto.

È questa la rotta della quinta edizione del Festival Officine Permanenti; un viaggio controvento per raccogliere le voci disubbidienti di chi ha preferito il linguaggio del no all’irreversibile normalizzazione del sì.

E con più livelli di approfondimento che anche quest’anno avrà il suo abbrivio in alcune domande cardinali: da cosa nasce la disobbedienza? Quali sono gli esempi storici di disobbedienza? Perché e da cosa disobbediamo? Che rapporto esiste fra la disobbedienza e l’universo artistico, musicale, comunicativo, civico, politico? Qual è il valore sociale del disobbedire?

Il Festival analizzerà il complesso rapporto tra la consapevolezza e l’inconsapevolezza di un comportamento dissidente, tanto nella sfera privata quanto in quella pubblica.

Una due giorni di confronti multidisciplinari animata da un’originale sovrapposizione di linguaggi, visioni e performance finalizzate, ognuna, a sviluppare delle imprevedibili declinazioni del tema.

Non resta che dire: siete pronti a disobbedire?

Il programma

Lunedì 15 luglio

19.00 – 21.00

ERRARE SPAZIALE | inaugurazione
Mostra di installazioni site specific nella quale le artiste prendono una posizione rispetto allo spazio e accompagnano lo spettatore a fare altrettanto.
Artiste: Giulia Casula, Paola Corrias, Daniela Frongia
A cura di: Daniele Gregorini
Organizzazione: HOME network e Urban Center
La mostra rimarrà aperta dal 15 al 22 luglio 2019

CAGLIARI – FONDAZIONE SIOTTO, VIA GENOVESI 114

Giovedì 18 luglio

16.00 – 18.00

SEMINARIO | PROFESSIONE E NORME IL CONFINE DELLA DISOBBEDIENZA

Alceo Vado | Materiali “disobbedienti” in architettura.

Massimo Mariani | La norma evolve con sperimentazioni disobbedienti.

Mara Ladu.

CAGLIARI – TEATRO MASSIMO SALA M3

 

18.30 – 19.30

SOVRAPPOSIZIONI | #storiedisobbedienti

Le criticità disegnano le opportunità. Dalla Natura ai nuovi orizzonti, connessioni del vivere nel benessere presente per tutelare il futuro.

Associazione ICS: Premio Nemo Propheta con Enrico Costanza e Roberto Zanda, Associazioni parchi, progetto Tramas (Noemi Balloi), Massimo Faiferri, Joao Nunes e Gomes da Silva (Accademia di Mendrisio).

CAGLIARI – TEATRO MASSIMO SALA M2 [ minimax ]

 

19.30 – 20.30

MED.01| #obiezionedicoscienza

Obiezione di coscienza, ovvero il diritto alla disobbedienza.
Da Don Milani a Carola Rackete: cambiano ruoli ed epoche ma si rimane disobbedienti. 50 anni di obiezione di coscienza il cui comune denominatore è un forte senso di umanità ed una solida coscienza civile.

Valdo Spini con Silvano Tagliagambe, Gianfranco Fancello, Massimo Schirò, Federica Onali, Nicola Pirina.

CAGLIARI – TEATRO MASSIMO SALA M2 [ minimax ]

 

20.30 – 21.00

APERITIVO & SHOWCOOKING con MIMB REBEL-REBEL DJ SET

CAGLIARI – TEATRO MASSIMO FOYER / TERRAZZA

 

21.00 – 21.20

#gestidisobbedienti Una piccola narrazione di una scintilla italiana che oggi è diventata un fuoco – Paolo Ferrari.

#tessutidisobbedienti Una storia in cui la miscela tra passione, tessitura e identità diviene esplosiva attraverso un episodio di disobbedienza – Anna Maria Baldinu.

CAGLIARI – TEATRO MASSIMO SALA M2 [ minimax ]

 

21.30 – 23.30

OFF | lectio pop #notedisobbedienti
Da woodstock alla disco, la disobbedienza di ieri che parla all’oggi.
Uno spettacolo narrazione, un viaggio in musica e parole nella disubbididenza dal rock alla discomusic. Società e politica nel passaggio, oggi attuale, dagli anni ’60 al decennio seguente.

Interviene Alessandro Alfieri
Partecipazione Sergio Benoni, Dario Prefumo
Band officinepermanenti
Ideato e coordinato da Dandy Massa

CAGLIARI – TEATRO MASSIMO SALA M2 [ minimax ]

Venerdì 19 luglio

10.00 – 12.00

SEMINARIO | #gestidisobbedienti
Seminario sull’adolescenza: di Michele Vargiu.
La disobbedienza in adolescenza come fattore evolutivo lacerante della società.

CAGLIARI – FONDAZIONE SIOTTO, VIA GENOVESI 114

 

16.00 – 18.00

CONVEGNO | WORKING LA RETE NAZIONALE DEGLI INGEGNERI

Strumenti e opportunità per la condizione professionale. Fondazione Consiglio Nazionale Ingegneri, Maurizio Riboni.

CAGLIARI – TEATRO MASSIMO SALA M3

 

18.30 – 19.30

SOVRAPPOSIZIONI | #storiedisobbedienti
Fare come non si è mai fatto, innovare e farlo senza autorizzazioni, spostare confini e superarli ancora: un cocktail di complessità e amore agitato con i testi e le musiche di Giorgio Gaber.

Paolo Littarru, Nicola Pirina, Roberto Spanu, Carlo Mancosu, Angelo Loggia (Associazione Cerchi Concentrici – contest IC #unaminieradicreatività), Gaetano Nastasi.

CAGLIARI – TEATRO MASSIMO SALA M2 [ minimax ]

 

19.30 – 20.30

MED.02| #paroledisobbedienti
Con l’accompagnamento del progetto musicale di Raoul Moretti e Gerardo Ferrara “Sto bene, proprio ora, proprio qui” analisi narrata dell’ “illogica allegria” di Giorgio Gaber.

Parole disobbedienti per resistere a paradigmi educativi conformisti: Cesare Moreno (Maestri di Strada), con Alessandra Patti.

Parole disobbedienti per confrontarsi con i nuovi paradigmi culturali: Roberto Delogu con Giuseppina Vacca.

CAGLIARI – TEATRO MASSIMO SALA M2 [ minimax ]

 

20.30 – 21.00

APERITIVO & SHOWCOOKING con MIMB REBEL-REBEL DJ SET

CAGLIARI – TEATRO MASSIMO FOYER / TERRAZZA

 

21.00 – 22.30

OFF | regole inflessibili di disobbedienza
Un percorso a tappe forzate per parole e musica nello spazio ristretto tra dis e obbedienza.

Gianluca Cocco dialoga con Renzo Cugis, sulle note di Samuele Dessì (chitarra) e Andrea Lai (contrabbasso).

CAGLIARI – TEATRO MASSIMO SALA M2 [ minimax ]

 

BAND OFFICINEPERMANENTI

Daniela Locci – Voce

Francesca Locci – Voce

Alessandro Barbarossa – Voce

Raffaele Deidda – Chitarra

Giovanni Erbì – Tastiere

Giulio Caruso – Basso

Alberto Alfonsi – Batteria

 

PARTNER

Teatro Massimo, Circolo RisorgiMenti – Fondazione Rosselli, Fondazione “Giuseppe Siotto”, Urban Center, Home Network, Casa del Grano, Levitum.

 

ART LINK

ARTISTE: Giulia Casula, Paola Corrias, Daniela Frongia, Chiara Caredda, Veronica Paretta.

a cura di: Daniele Gregorini.

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In questa edizione

Alessandro Alfieri

Dottore di ricerca in Filosofia e pubblicista, insegna Teoria e metodo dei mass media presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma. Collabora con diverse testate. Tra i suoi ultimi libri dedicati alla filosofia della musica: “Vasco, il Male” (2012); “Musica dei tempi bui. Nuove band italiane dinanzi alla catastrofe” (2015); “Lady Gaga. La seduzione del mostro” (2018); “Rocksofia. Filosofia dell’hard rock nel passaggio di millennio” (2019).

Renzo Cugis

È alto e di manto grigio. Ha più di 45 e meno di 50 anni. Canta con il gruppo l’Armeria dei Briganti e costituisce il 50% del duo Filastrocche’n’roll, un progetto di canzoni per bambini (l’altra metà è Gianfranco Liori). Ha condotto alcune trasmissioni in sardo per la Radio Rai Sardegna, ha prestato la sua voce per alcuni doppiaggi di serie animate in lingua sarda ed è Perito Edile. Fa tutte queste cose contemporaneamente.

Silvano Tagliagambe

Nasce nel 1945 a Legnano e vive a Milano dove studia Filosofia alla Statale come allievo di Ludovico Geymonat con cui si laurea con la lode attraverso una tesi sull’interpretazione della meccanica quantistica di Hans Reichenbach. Prosegue i suoi studi specializzandosi in Fisica quantistica all’Università degli Studi Lomonosov di Mosca sotto la direzione di Ja.P. Terleckij e poi presso l’Accademia delle Scienze dell’URSS, Istituti di Filosofia e di Fisica dal 1971 al 1974 dove si specializza in Filosofia della fisica con la supervisione di V.A. Fock e M.E. Terleckij. Sviluppa la sua attività scientifica e didattica attraverso un variegato percorso universitario che lo porta ad insegnare presso diversi atenei dal 1974 al 2008[1] e a collaborare con differenti centri di ricerca ed enti istituzionali come consulente scientifico.

Valdo Spini

Nato a Firenze nel 1946, è stato professore associato di Storia Economica al Cesare Alfieri di Firenze. Deputato dal 1979 al 2008, vicesegretario nazionale del Psi (1981-84), Ministro dell’ambiente (nei governi Amato I e Ciampi (1993-94). Membro della Convenzione per l’avvenire dell’Europa (2001-2003): E autore, tra le altre di quattro opere sul socialismo e sulla politica italiana: I socialisti e la politica di piano (1945-1963), Firenze Sansoni 1982; Compagni siete riabilitati. Il grano e il loglio del socialismo italiano , Roma Editori Riuniti 2006; Vent’anni dopo la Bolognina ,Soverìa Mannelli Rubbettino 2010; La buona politica, Marsilio, Venezia 2013 e successive edizioni, Premio Matteotti 2015. E’ attualmente presidente dell’Associazione delle Istituzioni Culturali Italiane (Aici) della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli e del Coordinamento delle Riviste Italiane di Cultura (Cric).

Roberto Delogu

Roberto Delogu è nato il 12 agosto 1967 a Cagliari, città dove vive. Quando non è sott’acqua e non scrive romanzi svolge la professione di avvocato. Gioca a pallacanestro, fa la boxe e qualsiasi altro sport sopra o sotto il mare. Gli piace cucinare, guardare film sul divano con le figlie, tifa il Cagliari e odia tutte le altre squadre quasi quanto facebook e simili. Suona male tutti gli strumenti musicali ed è stonato come una campana. Ha un cane simpatico.

Cesare Moreno

Maestro elementare e presidente dell’associazione Maestri di Strada onlus. È stato tra i fondatori del progetto Chance (1998- 2009) per il recupero dei dispersi della scuola, dell’associazione Maestri di strada che presiede dal 2006. Dal 2010 progetta ed organizza progetti territoriali complessi – in contesti di emarginazione – per la promozione della cittadinanza giovanile attraverso l’educazione.

Anna Maria Baldinu

La Casa di Moda Dè Modè nasce ad Ittiri in uno splendido palazzo baronale del ‘500. Qui, la stilista Anna Maria Baldinu da spazio alla sua creatività. Ispirata dalle tradizioni, gli usi e i costumi popolari di una Sardegna arcaica, con originalità , si dedica alla progettazione e creazione di capi e accessori di alta moda e linee sposa-cerimonia.Questi, interamente lavorati a mano, vengono elaborati in modo innovativo con l’utilizzo di materiali e tessuti preziosi.

Con il contributo di:

IDEAZIONE E DIREZIONE ARTISTICA

Dandy Massa

 

ASSISTENTE E COORDINAMENTO

Barbara Lanzafame

 

CONCEPT COPY

Massimo Mi

 

IDENTITÀ VISIVA E GRAFICA

Riccardo Atzeni

 

CREDITS

COMUNICAZIONE | Relive Communication

UFFICIO STAMPA | Michele Salis

FOTOGRAFIA | Marcello Casu, Marcello Coiana

VIDEO E REGIA | Sedicinoni

REGIA AUDIO | Alessandro Sanna

STREAMING | EjaTV, Mario Vincenti

VIDEO E POSTPRODUZIONE | EjaTV, Edoardo Matacena

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA | Stefano Casula, Carmine Frau, Giuseppe Podda Marcello Trudu, Enza Piras, Elena Latti

 

CONTENUTI

Francesco Accardo, Sandro Catta, Gianluca Cocco, Annamaria Corona, Gianfranco Fancello, Valeria Fois, Valentina Locci, Daniele Gregorini, Massimo Loddo, Gaetano Nastasi, Angelo Loggia, Giovanna Murtas, Alessandra Patti, Maria Sias, Alessandra Sulis, Giuseppina Vacca, Michele Vargiu, Alberto La Barbera, Isabella Pirastu, Ninni Garau, Enzo Strazzera, Carlo Crespellani.

 

RETE COLLETTIVI

Rete Professioni Tecniche, Associazione CerchiConcentrici, Compagnia b), Associazione Mineraria Sarda, Artaruga, Progetto “vengo anch’io” Fondazione per il Sud, Banda Musicale Monastir

 

PARTNERS

Teatro Massimo

Circolo RisorgiMenti – Fondazione Rosselli

Fondazione Giuseppe Siotto

Urban Center

Home Network

Libreria Miele Amaro

Casa del Grano

Levitum